Si è rivelato alquanto interessante il forum distrettuale del Rotary ospitato alla sala spettacolo del Politeama, il primo che si svolge a Tolentino, sul “Tirotary”, progetto per lo studio della funzionalità  tiroidea, nato ed avviato nel 2009 con il club tolentinate. Presenti il presidente del Consiglio comunale Fausto Pezzanesi; Alessandro Maccioni, direttore dell’Asur di Macerata; il presidente Franco Moschini; Valerio Borzacchini, governatore del Distretto 2090 con comprensorio le Marche, Umbria, Abruzzo, Molise. «Ringraziato ”“ ha detto Borzacchini – il Rotary di Tolentino per il service che sta svolgendo puntando l’attenzione sulla salute delle persone. Ci sono dei rotariani bravissimi che offrono la loro preparazione per tale progetto.» Diversi sono stati i relatori che si sono susseguiti per l’approfondimento sul “Tirotary”, service rivolto ai ragazzi delle scuole secondarie di primo grado che sono stati sottoposti ad uno studio della distribuzione e frequenza della patologia tiroidea nel territorio. E sono stati riscontrati dei noduli della tiroide e ciò è piuttosto frequente nella pratica clinica soprattutto in aree con deficit di iodio. Ecco, allora, che è importante un’alimentazione con sale iodato. Il lavoro svolto dal club tolentinate in questi anni è stato illustrato da Stefano Gobbi, medico di medicina generale, presidente del Rotary di Tolentino e responsabile del progetto. Efisio Puxeddu dell’Università  di Perugia si è soffermato sulla “Fisiologia tiroidea”. Ha illustrato la funzione dell’organo tiroide, l’importanza che riveste per la salute. Sulla carenza iodica dall’età  neonata alla pediatrica si è soffermato Augusto Taccaliti dell’Università  di Ancona, Giorgio Napolitano dell’Università  di Chieti sulla carenza iodica nell’adulto, mentre Maurizio Gasperi dell’Università  del Molise sull’importanza dello iodio nella donna in gravidanza. Antonella Olivieri dell’Istituto superiore di Sanità  ha fornito i dati della carenza iodica in Italia e nelle quattro regioni del Distretto 2090. Alla fine è stato proposto di espandere il progetto, tramite il Distretto 2090, in tutto il territorio italiano. Al termine del forum distrettuale ai sanitari Annibale Francioni, Maurizio Lucarelli e Pietro Cruciani, che fanno parte dell’equipe che collabora alla realizzazione del progetto, è stato consegnato l’ambito riconoscimento rotariano “Paul Harris Fellow” per i loro meriti. All’evento hanno partecipato molti rotariani provenienti non solo dal maceratese e dalle Marche, ma anche dalle regioni Abruzzo, Umbria e Molise.

l’attività  del Rotary di Tolentino, presieduto da Stefano Gobbi, a favore delle popolazioni colpite dal sisma. Il club, l’altra sera a Treia, ha presentato i progetti realizzati dai due ricercatori che hanno ottenuto le borse di studio “Rotary reagisce al sisma”, finanziate dal sodalizio tolentinate. L’iniziativa del Rotary di Tolentino ha offerto l’opportunità  ai giovani ricercatori di dedicarsi a due diversi progetti per una migliore interpretazione del terremoto e ad una più efficace ricostruzione post sisma. Il primo progetto, coordinato dal docente Emanuele Tondi, geologo dell’Università  di Camerino, è stato redatto da Tiziano Volatili, è di tipo geologico e verte sull’analisi macro sismica e geologica-strutturale dell’area epicentrale del terremoto avvenuto nel 1799 in Appennino centrale, sisma che colpì abbastanza duramente il territorio di Cessapalombo, Caldarola, Sarnano, San Ginesio, Camerino e San Severino Marche. I risultati di questa ricerca aiutano anche ad una migliore interpretazione degli ultimi eventi. Il secondo progetto è di tipo urbanistico, riguarda le modalità  di ricostruzione di un borgo danneggiato dagli ultimi eventi sismici, individuando percorsi di sviluppo per la rinascita di un’area che rientra nel comprensorio del Rotary di Tolentino. Il coordinatore di tale lavoro, con il quale si è cercato quindi di capire come ricostruire una zona di media pericolosità  sismica in modo che il prossimo terremoto non crei problemi come hanno fatto i precedenti, è Massimo Sargolini, docente di Urbanistica alla Facoltà  di Architettura dell’Università  di Camerino. Il progetto è stato redatto da Flavio Stimilli e riguarda la ricostruzione della città  di Camerino. Questi progetti sono molto importanti sia nell’interpretazione degli eventi sismici nel territorio che nella pianificazione urbanistica nella fase di ricostruzione. Nel medesimo incontro è stato illustrato il progetto per il rifacimento degli spogliatoi del campo di calcio di Treia finanziato sempre dal Rotary di Tolentino ed è stato redatto dall’ingegnere Francesco Losego e dal geologo Piero Farabollini. Era presente anche il sindaco di Treia, Franco Capponi.

Grande partecipazione, l’altra sera, al Politeama per l’incontro con Maurizio Galimberti organizzato dal Rotary di Tolentino, presieduto da Stefano Gobbi. Il grande fotografo milanese, famoso per la sua particolare tecnica quella dei mosaici polaroid, ha presentato il docufilm “San Nicola reMade” che è stato così proiettato per i soci rotariani. E’ stato davvero emozionante vedere il documentario che racconta in maniera estremamente appassionante il lavoro di Galimberti che scattando oltre 9mila polaroid, con la sua personalissima tecnica, ha trasformato il capolavoro trecentesco dedicato a San Nicola da Tolentino, opera di Pietro da Rimini, in un suggestivo e grande “mosaico”. Era presente Luca Giustozzi che, insieme a Massimiliano Sbrolla, ha documentato con lo short film di circa trenta minuti, tutto il progetto, durato quattro anni e che ha coinvolto un team di eccezionali professionisti che si sono misurati con un’iniziativa di grande respiro culturale voluto, finanziato e portato a termine da Alberto Marcelletti. «Ogni volta che rivedo il docufilm è sempre un’emozione» dice il farmacista che ha realizzato un’operazione di grande pregio sia artistico che culturale, lasciando un segno indelebile nella storia della fotografia italiana e internazionale. Al termine della proiezione del docufilm Galimberti ha dato vita ad una performance dal vivo che il pubblico ha avuto occasione di vedere in contemporanea su maxi schermo. Il fotografo ha realizzato un ritratto dal vivo all’attuale prefetto del club tolentinate, Annarita Ortolani. «Ho vissuto una nuova esperienza – afferma – che mi ha dato tanta commozione.» A Galimberti, instant artist internazionale, è stato consegnato l’ambito riconoscimento rotariano “Paul Harris Fellow” per i suoi meriti. «E’ bello essere qui – dice – perché si contribuisce ad una storia importante che è quella di aiutare questa città  a ripartire. La chiusura della basilica di San Nicola a livello economico e una catastrofe perché tutto l’indotto se n’è andato come il turismo. Grazie al Rotary di Tolentino per la serata ed al presidente.» All’evento hanno partecipato il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi; il capitano Giacomo De Carlini, comandante della Compagnia dei carabinieri di Tolentino; il governatore incoming del Distretto 2090, Gabrio Filonzi; il presidente Franco Moschini. Nel corso della serata, promossa dal Rotary, è stato anche possibile acquistare il volume di arte-fotografica “Maurizio Galimberti – San Nicola reMade”. Per l’occasione, infine, è stata allestita una mostra di opere del fotografo in alcune stanze del Politeama.

Il Rotary di Tolentino adotta un cane e lo dona ad una famiglia con bambini che partecipano alla pet therapy del Centro Santo Stefano di Tolentino. Il club sostiene il mantenimento dell’addestramento dell’animale ad opera dell’educatore cinofilo Andrea Zenobi, specializzato nella preparazione dei cani nell’assistenza di persone con disabilità  motoria, di allerta medica per diabetici e come compagni di vita per bambini con autismo. Zenobi opera con l’associazione “Il mio labrador”. L’iniziativa, a cura del Rotary di Tolentino, è stata presentata l’altro pomeriggio al Centro Santo Stefano di viale XXX Giugno. Oltre al presidente del club Stefano Gobbi, erano presenti il segretario Iole Rosini, il socio Giuliana Salvucci, Mariella Grassettini del centro, il medico veterinario Federica Zucchini, la pedagogista Manuela Pasutto. Nel corso dell’incontro è stata evidenziata l’importanza della cinofilia a sostegno di persone in difficoltà . Ancora un service del Rotary di Tolentino a favore dei più deboli.

Festa oggi al villaggio dei moduli abitativi in contrada Colombo di Tolentino. Agli ospiti è stato offerto il pranzo di Natale grazie al Rotary di Tolentino, presieduto da Stefano Gobbi. Ai 230 sfollati, che hanno perso la casa con le forti scosse del novembre 2016, sono stati serviti piatti tipici natalizi: cappelletti in brodo, lesso, insalata russa, panettone. E non è mancato lo spumante per un brindisi augurale. L’auspicio per tutti gli sfollati, che passeranno il secondo Natale nei container, è quello di avere presto un’abitazione. Al pranzo era presente anche l’assistente al governatore del Rotary Renzo Tartuferi, nonché il sindaco Giuseppe Pezzanesi con altri amministratori. Il sodalizio tolentinate ha voluto essere vicino agli sfollati che vivono nei container «per condividere con loro il Natale – afferma Gobbi – e mostrare vicinanza.» E’ stato un modo per trascorrere con gli sfollati qualche ora e per conoscere le loro esigenze essendo fuori casa ormai da più di un anno.

Il Rotary di Tolentino, presieduto da Stefano Gobbi, ha sostenuto i costo del corso per pizzaioli a tre tolentinati. L’altra sera alla pizzeria “Incontri di gusto” di Tolentino si è tenuta la cerimonia di consegna degli attestati ai tre partecipanti: Michele Vitali, Domenico Natiello e Luca Piccinini. E tutti e tre prima di ricevere l’attestato si sono esibiti in cucina preparando delle deliziose pizze che sono state assaggiate e gustate dai soci rotariani presenti all’evento “Pizza per tutti”. E sono stati bravissimi i tre aspiranti pizzaioli. I corsi sono stati tenuti da “Pizzaelite” con maestro Roberto Cartuccia, Ledy Silva e Lorella Renzoni. «Ringrazio il Rotary di Tolentino – ha detto Roberto Cartuccia – per quanto ha fatto e volevo sottolineare che tra l’altro non è la prima volta che contribuisce all’iniziativa. Ciò fa molto onore al club tolentinate.»

  Avviato giovedì il punto di raccolta farmaci validi non scaduti a Gagliole, alla farmacia diretta da Nanda Mancinelli dove è stato posizionato un contenitore. I medicinali raccolti verranno destinati alla casa di riposo “Chierichetti” del paese, dove giovedì è stato presentato il progetto da Pierluigi Monteverde, delegato di Macerata del Banco farmaceutico. I cittadini potranno portare in farmacia, ospitata in una casetta di legno a causa del sisma, medicinali da prescrizione medica, non usati e non scaduti che verranno, dopo essere stati visualizzati, inseriti nel contenitore.

Ogni mese il contenuto andrà  alla casa di riposo, che in seguito al sisma ha registrato un aumento di dieci ospiti. I farmaci che lì non verranno utilizzati saranno destinati ad altri enti. L’altro ieri, all’evento, oltre alla direttrice della casa di riposo Laura Taccari, erano presenti la coordinatrice Emanuela Sciamanna, la farmacista Emanuela Naticchi, il presidente del Rotary di Tolentino, Stefano Gobbi. Il sodalizio tolentinate sostiene economicamente il progetto. Quello di Gagliole è il quarto punto di recupero farmaci della provincia. I contenitori sono già  presenti in due farmacie di Civitanova Marche ed in una di Morrovalle grazie al Rotary di Civitanova. Il progetto di recupero, partito due anni fa un provincia di Macerata, sta registrando ottimi risultati. Sono stati recuperati 4500 farmaci per un valore di 65mila euro. Un brillante risultato economico, quindi. Il progetto è importante anche per una educazione della persona, ad una sua responsabilizzazione a non sprecare quello che è ancora possibile utilizzare.

Senza sosta l’attività  del Rotary di Tolentino a favore delle popolazioni colpite dal sisma. L’altro giorno il presidente Stefano Gobbi ed alcuni soci hanno incontrato in città  i rappresentanti di due club, di Binasco in provincia di Milano e di Muehldorf Waldkraiburg della Germania, che vogliono effettuare una donazione a favore di Tolentino, duramente colpita dal sisma. All’iniziativa dei due sodalizi partecipa anche il Rotary di Maison Alfort – est de Paris, Francia. Sono tre club gemelli che vorrebbero fare qualcosa di utile post terremoto per la popolazione tolentinate. La delegazione è stata ospitata per due giorni a Tolentino dal Rotary locale. Gli ospiti hanno visitato la Basilica di San Nicola e gran parte della città  per vedere i danni provocati dal sisma e constatare dove poter intervenire con un loro service. La visita è così servita loro per verificare la possibilità  di realizzare alcuni progetti in città.

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Sono stati bravissimi i musicisti del gruppo “I solisti aquilani” che l’altra sera si sono esibiti al teatro di Treia. La serata, a scopo benefico, è stata organizzata dal Rotary di Tolentino presieduto da Stefano Gobbi, di Camerino da Piergiorgio Fedeli e dal Distretto 2090. I fondi raccolti durante l’evento sono stati devoluti per realizzare progetti legati alla ricostruzione post terremoto, in particolare alla progettazione per la creazione di nuovi spogliatoi al servizio del campo di calcio di Treia. Lunghi applausi per i musicisti che hanno eseguito “Le quattro stagioni” di Antonio Vivaldi con solista il primo violino del complesso Daniele Orlando. Il concerto rientra nel progetto “Resilis” finanziato dalla Siae, realizzato in collaborazione con l’Università  degli studi di Teramo e curato da Paola Besutti, Letizia Gomato, Danilo Iezzi, Maica Tassone. Al termine dello spettacolo c’è stata una degustazione di prodotti tipici offerta dalla Copagri di Macerata, presieduta da Andrea Passacantando.

Tanta gente l’altra sera al Politeama per seguire il convegno organizzato dal Rotary ad un anno esatto dal sisma nel territorio maceratese. Nel corso della serata sono stati illustrati dal governatore del Distretto 2090, Valerio Borzacchini, i due progetti che il Rotary sta portando avanti: il “Fenice”, a favore delle popolazioni colpite dal sisma, destinato alla ripresa dell’economia commerciale, produttiva e di promozione turistica; il “Virgilio” che ha lo scopo di supportare gli imprenditori nella fase di ripresa dopo il sisma o di avvio della loro nuova attività  e contribuire al sostegno dell’occupazione attraverso un servizio di assistenza gratuita. Progetti questi avviati lo scorso anno che andranno avanti anche il prossimo.

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