Tributo al rotariano Giorgio Recchi, “insospettabile Indiana Jones italiano in un paesino nel cuore delle Marche, a Serrapetrona”. La scomparsa di Recchi ha condotto alla scoperta di un tesoro archeologico e paleontologico inestimabile che ha arricchito di un’importante collezione il comune di Serrapetrona. L’iniziativa in omaggio a Giorgio Recchi a cura del Rotary di Tolentino si è tenuta l’altro giorno a Serrapetrona nell’ambito dell’evento “Appassimenti aperti” insieme ai rotariani del club di Porto San Giorgio, presieduto da Rodolfo De Rosa e di Recanati da Paolo Pagnanelli. Dopo la visita alle cantine di Serrapetrona è stata illustrata la figura di Recchi come uomo e rotariano assieme agli amici Luca Quacquarini e Stefania Domizi, docente in pensione ed ex consiglirecchiere comunale di Serrapetrona. “Giorgio Recchi era un personaggio felliniano – ha detto il presidente del club tolentinate, Daniele Sparvoli, che ha condotto l’incontro – era una persona intelligente e piena di cultura. Lavora per una compagnia delle Nazioni Unite a Panama. Era molto critico nei confronti delle istituzioni pubbliche. Non guidava ed a volte arrivava agli incontri rotariani in taxi”. Sparvoli ha poi ricordato il singolare anno rotariano sotto la presidenza Recchi sottolineando la passione che aveva verso l’archeologia e l’inestimabile collezione che ha lasciato alla comunità . “Era una persona speciale, originale – ha aggiunto Stefania Domizi – e mi ha insegnato tanto. Giorgio era generoso, coerente, forte, fragile, solo. Preferì vivere a Serrapetrona anziché a Roma. Era particolarmente legato alla terra e preso dalla ricerca di reperti fossili. Ha raccolto non per possedere, ma per capire, per conoscere. I fossili racchiudono il mistero dell’evoluzione della vita. Aveva scoperto che la vera ricchezza dell’uomo è il tempo, il tempo per fermarsi, osservare, ascoltare, incontrare. Ed il messaggio che mi ha lasciato è conoscere, ascoltare, capire”. Dopo l’interessante incontro c’è¨ stata la visita del museo “Il tesoro di Serrapetrona”, allestito a Palazzo Claudi, che ospita appunto la collezione di Giorgio Recchi.

 

CARLA PASSACANTANDO

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Un aiuto per sostenere le famiglie disagiate del Centro d’ascolto Caritas Macerata di Rampa Zara arriva dai club service del maceratese. La somma di denaro per il centro maceratese è stata donata a mons.Claudio Giuliodori, amministratore apostolico della Diocesi di Macerata, Tolentino, Recanati, Cingoli e Treia. La cerimonia di consegna si è tenuta nei giorni dopo la messa di commemorazione dei defunti all’abbazia di Santa Maria di Chiaravalle di Abbadia di Fiastra celebrata dallo stesso mons.Claudio Giuliodori. Oltre al Rotary di Tolentino, presieduto da Daniele Sparvoli, hanno partecipato tanti altri club del maceratese: Rotary Macerata presieduto da Giuseppe Pietroni; Rotary Macerata “Matteo Ricci” da Massimiliano Fraticelli; Soroptimist International Macerata da Leide Polci Gentili; Inner Wheele International Macerata da Barbara Fausti; Kiwanis Macerata da Pierpaolo Simonelli Paccacerqua; Lions Macerata Host da Andrea Corsalini; Lions Macerata Sferisterio da Maria Grazia Tallei; Panathlon International da Roberto Toninel; Rotaract Macerata da Chiara Santinelli. Il contributo verrà  destinato alla sistemazione dei locali del primo piano del Centro d’ascolto Caritas Macerata di Rampa Zara dove i posti sono ormai limitati per l’accoglienza del servizio mensa per le famiglie in difficoltà . E’ da diversi anni che i club service maceratesi sostengono insieme iniziative di solidarietà  con mons.Claudio Giuliodori in occasione della commemorazione dei defunti. “Esprimo gratitudine per questo incontro – ha detto Giuliodori nel corso della cerimonia ricordando che da un po’ di tempo è impegnato in un altro incarico – che va avanti da sei anni. Quest’iniziativa con i club service è una grande gioia. Ne approfitto per salutarvi perché nel prossimo novembre non ci vedremo. In questi sei anni l’evento con i service maceratesi è stata una tappa importante e ci ricorderemo con la preghiera.”

 

 

Carla Passacantando

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Due illustri medici di origini caldarolesi e l’annuncio di una nuova attrezzatura alquanto sofisticata alla radiologia degli Ospedali riuniti di Ancona per studiare in maniera più dettagliata i noduli al seno l’altra sera al Rotary di Tolentino. Sta di fatto che ad Ancona arriva la tomosintesi, la macchina per la mammografia tridimensionale già  in uso nei centri di Torino, Genova e disponibile anche a Roma, in una struttura privata. Rispetto alle altre attrezzature tradizionali la tomosintesi permette lo studio della mammella a strati. In altri termini l’esame viene scomposto in tante immagini che poi sovrapposte ricostruiscono la figura in modo tridimensionale fino a permettere di analizzare approfonditamente le lesioni al seno. Ad annunciare che la tomosintesi a breve verrà  installata all’ospedale di Torrette è stato l’altra sera Gian Marco Giuseppetti, direttore della Clinica di Radiologia degli Ospedali riuniti di Ancona, durante la conviviale organizzata dal Rotary di Tolentino sul tumore al seno. Giuseppetti nel corso dell’incontro ha affrontato nel dettaglio gli aspetti diagnostici della malattia, ha anche puntato l’attenzione sull’importanza dell’informazione e della umanizzazione nel rapporto medico paziente. Nel corso dell’appuntamento, moderato dal presidente Daniele Sparvoli, si è parlato anche di terapia del tumore della mammella con un altro eccellente relatore, protagonista in ambito nazionale, come Carlo Mariotti, direttore della Chirurgia senologica degli Ospedali riuniti di Ancona. Mariotti ha evidenziato che anche in questo caso la chirurgia ha fatto passi consistenti spiegando come si è passati dalla mastectomia radicale, che consiste nell’asportazione dell’intera ghiandola mammaria, alla quadrantectomia ed infine ad interventi ancora più selettivi che consentono la sola asportazione della parte malata. L’evento proposto dal Rotary di Tolentino rientrava nell’ambito del progetto “wine corner” che si sviluppa nel primo quarto d’ora di parte degli incontri dell’anno rotariano nel corso dei quali eccellenti aziende vitivinicole marchigiane presentano prodotti di punta e novità . Il tutto all’insegna della solidarietà  in quanto esse donano al club alcune bottiglie selezionate tra le migliori annate, che consentiranno nei prossimi mesi l’allestimento di una lotteria benefica il cui ricavato verrà  devoluto per attività  a scopo sociale.

CARLA PASSACANTANDO

assegnoSuccesso per il triangolare di calcio Trofeo Rotary “Noi ci siamo” targato Rotary Club Tolentino all’insegna della solidarietà  andato in scena al della Vittoria. Ben 10mila euro sono stati donati all’Associazione Oncologica Maceratese. Il trofeo se lo è aggiudicato la squadra dei Campioni Nazionali guidati da “Mancio” Roberto Mancini. L’ex allenatore del Manchester City, dell’Inter e della Fiorentina è stato autore di un gol di tacco e protagonista di un geniale assist a “Nanu” Giuseppe Galderisi.  La compagine vincitrice ha prima battuto la rappresentativa Italian Attori guidata da Cesare Bocci ed Enzo Decaro e poi ha avuto la meglio nella finale sulla selezione delle Vecchie Glorie del Tolentino dell’allenatore Fabrizio Castori. La direzione di gara affidata a tre arbitri internazionali tra cui Christian Brighi e la cronaca in diretta assegnata a ben 5 cronisti tra cui Amedeo Goria hanno incorniciato una manifestazione di grande livello calcistico in cui non è mancato anche lo spettacolo ed un servizio televisivo sull’argomento è finito addirittura su RAI 1 a Novantesimo Minuto.

Ma soprattutto ha trionfato la solidarietà . Era da tempo che non si registrava il pienone allo Stadio di Tolentino e grazie a ciò il Rotary ha potuto donare ben 10.000 euro all’ Associazione Oncologica Maceratese del Dott. Luciano Latini. Il fondo verrà utilizzato per avviare il progetto “Vengo anch’io” che prevede la possibilità  di allestire un apposito spazio nella sala d’attesa del reparto oncologico maceratese per i bambini delle giovani mamme che si stanno sottoponendo alla chemioterapia. Spazio con arredi a misura per i più piccoli, giocattoli e libri per l’infanzia ma soprattutto nel quale personale specializzato faciliterà loro un approccio consapevole alla malattia della mamma al fine di evitare gravi disturbi psicologici postumi derivanti dall’aver nascosto loro il disagio patito dalla stessa.

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“Obiettivo centrato – dice il presidente del Rotary di Tolentino, Daniele Sparvoli – volevamo arrivare ai 10mila euro necessari e ci siamo riusciti, ma ciò che mi ha colpito è stata l’umiltà e l’entusiasmo con cui grandi campioni del calcio e dello spettacolo si sono messi in gioco. Un momento toccante si è avuto durante la conviviale che abbiamo tenuto la sera alle Terme di Santa Lucia. L’intervento del Dott. Latini sull’attività  svolta dal suo staff con particolare riguardo alla umanizzazione delle cure è stato sottolineato da un lunghissimo commovente applauso culminato con una standing ovation ed alcuni degli attori convenuti con in testa il regista Marco Risi hanno sentito l’esigenza di prospettare un loro ritorno per visitare il reparto oncologico dell’ospedale maceratese a lavori conclusi.”

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ROTARY_SPARVOLI_MORETTI_cDaniele Sparvoli, titolare della Colma, azienda leader nel settore biomedicale, è il nuovo presidente del Rotary Club Tolentino. Il tolentinate, da qualche tempo anche presidente del Cosmari, succede al settempedano Giuseppe Moretti, responsabile del Servizio igiene e sanità  pubblica di San Severino Marche dell’Asur 10 di Camerino. Il passaggio del “martelletto” si è tenuto l’altra sera nel giardino di Villa Collio di San Severino Marche alla presenza dell’assistente al governatore Alfredo Gentili. Prima della cerimonia Giuseppe Moretti ha illustrato le attività  dell’anno rotariano appena concluso, evidenziando le iniziative promosse. Sono state anche presentate le ultime modifiche apportate al sito del Rotary Tolentino creato ed avviato nel 2009. Moretti ha poi consegnato tre premi “Paul Harris”, riconoscimento più ambito del Rotary, ai soci Aldo Chiavari, Leonardo Compagnucci ed al chirurgo ed oncologo Sergio Giorgietti di San Severino Marche. Di seguito il presidente uscente ha ricordato ai presenti il premio che il Distretto 2090 ha assegnato a Carla Passacantando, cioè di giornalista dell’anno di tutto il distretto che comprende le regioni Marche, Umbria, Abruzzo, Molise. E’ la prima volta che viene istituito dal Distretto 2090 tale premio finalizzato allo sviluppo delle attività  di comunicazione del club e del distretto. Successivamente si è tenuto il passaggio delle consegne. Dopo la cerimonia il nuovo presidente Daniele Sparvoli ha presentato il nuovo direttivo che lo aiuterà  a svolgere il suo mandato, nonché una sintesi programmatica che punterà  l’attenzione verso tre direzioni: tutela della salute, in particolare delle giovani generazioni, intervento sui bisogni primari e sulle difficoltà  familiari emergenti ed infine supporto alla cultura locale. Oltre al presidente Daniele Sparvoli, fanno parte del direttivo Roberto Ballini, Aurelio Zangheri, Fabio Mazzocchetti, Giuliana Salvucci, Graziano Natali, Andrea Passacantando, Francesca Sincini Morlupi, Leonardo Compagnucci, Luca Maria Cristini, Domenico Ceci, Giuseppe Moretti, Alberto Caprioli. E Carla Passacantando è l’addetto stampa.

Durante l’ultimo incontro del Rotary di Tolentino, ospitato all’Hotel 77, si è dibattuto sull’attuale crisi e sui mutamenti sociali che ha provocato. Ne ha parlato Sebastiano Porcu, docente di sociologia all’Università  di Macerata, al Dipartimento di scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo. Il relatore nel suo intervento si è molto soffermato sul mutamento della società  italiana tra crisi ed evoluzione. E ha focalizzato l’attenzione sulla coesione sociale e sulla fiducia dei cittadini, fattore importante anche per l’economia. Il livello della fiducia degli italiani ultimamente è di 10 punti percentuali inferiore alla media europea. La partecipazione di associazioni, scuole in un momento di crisi economica come del resto della politica non è più come quello di prima ed ecco la nascita di uno dei mutamenti sociali. I rapporti si richiudono solo all’interno della famiglia. “L’uscita da tale situazione – ha detto Sebastiano Porcu – non sarà  di breve periodo, ci sono fenomeni di tipo culturale e politico che richiedono tempo per un inizio di svolta. Bisogna ripartire dal capitale umano, dalla formazione, dalla partecipazione delle donne al mercato del lavoro”. Al termine al docente sono state donate alcune pubblicazioni realizzate dal Rotary di Tolentino compresa quella inerente i restauri effettuati dal club tolentinate nei suoi venti anni di attività .

Omaggio a Luigi Mari rotariano. Era doveroso ricordare il tolentinate, tra l’altro fondatore della
Biennale internazionale dell’umorismo nell’arte. Il Rotary di Tolentino e quello di Macerata hanno in
merito organizzato un incontro all’Hotel 77 al quale hanno anche partecipato la figlia di Mari,
Stefania ed il nipote, Massimo. E l’evento si è rivelato interessantissimo. Nel corso della serata
sono emersi particolari inediti riguardo l’attività  di Mari rotariano, ma non solo. Luigi Mari nacque a
Tolentino nel 1907 da una famiglia di media borghesia proprietaria di una rinomata tipografia e
morì nel 1974. Dopo gli studi a Roma si laurea in medicina e scelse di esercitare la professione in
Eritrea. Ritorna a Tolentino al termine della guerra. Per la comunità  fece molto come medico e
sindaco, nonché per la cultura fondando nel 1961 la Biennale internazionale dell’umorismo
nell’arte dedicandola allo zio materno Cesare Mercorelli che lo avvia all’uso di matite e pennelli.
Uomo di grande cultura, appassionato artista, pittore, caricaturista e ritrattista si circonda di grandi
personaggi dell’arte e della cultura italiana dell’epoca come Leo Longanesi, Mino Maccari, Cesare
Zavattini, Giovanni Mosca, Giuseppe Novello. Il tolentinate, inoltre, fu per due anni presidente del
Rotary di Macerata, dal 1960 al 1962. Il club tolentinate non era ancora nato, risale infatti al 1991
l’avvio dell’attività  del Rotary di Tolentino. Con Luigi Mari c’è stato un grande apporto del Rotary al
rinnovamento culturale italiano, un aspetto importante che nel corso della serata è stato
approfondito da Evio Hermas Ercoli, direttore della Biennale, giunta alla 27^ edizione e del Museo
internazionale dell’umorismo di Tolentino. Non sono poi mancati i riferimenti all’attività  rotariana di
Mari grazie ai bollettini del Rotary di Macerata, stampati quando era presidente nella sua tipografia
di via Pace di Tolentino, trovati rovistando tra gli archivi. I bollettini contengono caricature inedite
realizzate da Mari, nonché le diverse problematiche affrontate all’epoca inerenti il territorio. Il tutto
è stato illustrato nella serata da Mario Belloni. Oltre ai due presidenti del club tolentinate e
maceratese, Giuseppe Moretti e Giorgio Piergiacomi, ha preso la parola anche il governatore del
Rotary Distretto 2090, Mauro Bignami, che ha molto apprezzato l’evento. E’ intervenuto anche
Ermanno Pupo che conobbe Luigi Mari. La serata è stata condotta dalla giornalista Carla
Passacantando.

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I bambini dell’orfanotrofio di un paesino a pochi chilometri da Kampala, in Uganda, finalmente
hanno l’acqua. Sono, infatti, terminati in questi giorni i lavori per la creazione di un pozzo ed una
pompa per la distribuzione di acqua all’orfanotrofio, gestito da circa quattro anni da una giovane
donna laica di Camporotondo di Fiastrone, Elisa Straffi. Il progetto è stato finanziato dal Rotary
Club Tolentino ed hanno collaborato alla realizzazione anche il Rotary di Macerata e quello di
Ancona Conero. E grande è la soddisfazione tra i rotariani. L’intervento dei lavori è durato circa
un mese. Usufruiscono del pozzo non solo i bambini dell’orfanotrofio, ma anche gli abitanti del
comprensorio, in totale oltre 500 persone. “E’ stato importante l’intervento del Rotary Tolentino
– aveva detto Elisa Straffi nel corso dell’incontro del club tolentinate lo scorso mese di dicembre
al chiostro di San Domenico di San Severino Marche – per creare l’acquedotto al quale potranno
usufruire le persone, ma anche gli animali”.
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rotary-tlentino-barboni-moretti-ss77TOLENTINO – Negli ultimi due anni sono stati 112 i sopralluoghi effettuati per verificare la sicurezza del lavoro nel cantiere della Quadrilatero Marche Umbria aperto per la realizzazione del tratto Foligno Pontelatrave, frazione di Camerino, della superstrada lungo 38 chilometri, 20 dei quali nelle Marche e 14 di galleria, i cui lavori dovrebbero terminare alla fine del 2015. Da quanto è stato avviato l’intervento ci sono stati due decessi, nel settembre del 2011 un cinquantacinquenne di Noci di Bari morì schiacciato da un camion, mentre nell’aprile dello stesso anno un giovane rumeno cadde da un cestello in una galleria. Due gravi infortuni, inoltre, si sono verificati nel febbraio del 2011. Dati questi che sono emersi durante l’incontro organizzato dal Rotary Club Tolentino per raccontare lo stato d’arte sulla realizzazione della nuova superstrada 77. Ad illustrare, l’altra sera, tali dati è stato Antonio Barboni, responsabile del servizio SPSAL, Servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, dell’area vasta 3 dell’ASUR, sede di Matelica. Nel corso dell’incontro, che si è tenuto all’Hotel 77 di Tolentino, si è parlato così principalmente di prevenzione sulla sicurezza del lavoro nel cantiere. “Più il dipendente lavora bene – ha detto Antonio Barboni – più c’è prevenzione. Nel cantiere abbiamo due campi base a Muccia e Serravalle dove ci sono 500 lavoratori durante la settimana. Per la prima volta nella zona con il cantiere ci siamo trovati di fronte ad esplosioni così abbiamo disposto attività  di assistenza di base. Abbiamo messo a disposizione un’automedica che ruota nel cantiere. Sono stati fatti corsi di formazione. Preferiamo intervenire prima facendo prevenzione. I decessi e gli infortuni verificatesi, comunque, ci suggeriscono di non abbassare mai la guardia come del resto abbiamo fatto in questi anni. Ma ciò ci fa capire anche che le imprese edili hanno lavorato ed anche noi in termini di prevenzione sulla sicurezza del lavoro.”

UN INCONTRO ALL’INSEGNA DELLA STORIA

 

rotary-tolentino-interclub-gianfranco-paciSi è rivelato alquanto interessante l’incontro organizzato recentemente dal Rotary di

Tolentino e quello di Civitanova Marche. Tema dell’interclub era “Galli, Umbri

e Piceni nel maceratese”. L’evento è stato coordinato dal Rotary di Civitanova

Marche e si è tenuto al ristorante Orso. L’argomento dell’iniziativa è stato

affrontato da Gianfranco Paci, docente di Archeologia all’Università  degli

Studi di Macerata e già  preside, per due mandati, della Facoltà  di lettere e filosofia

della stessa università . Paci è docente del corso di Storia di Roma e del Mediterraneo antico e del corso di Epigrafia latina.