ROTARY: GRANDE PARTECIPAZIONE ALL’INCONTRO CON ALBERTO CECCHINI
Grande partecipazione all’evento organizzato, l’altra sera, a ‘’Le case’’ di Macerata al quale hanno preso parte soci di ben nove club Rotary. Da un’idea di Stefano Clementoni, l’iniziativa è stata organizzata dal Rotary Club Camerino, in particolare da Gionata Lacchè, assistente del governatore 2023-24 per il Distretto 2090. L’incontro è stato ospitato dal Rotary Macerata ‘’Matteo Ricci’’. Hanno partecipato, oltre a Macerata ‘’Matteo Ricci’, i club Alto Fermano Sibillini, Camerino, Civitanova Marche, Foligno, Loreto, Macerata Osimo e Tolentino. Presente anche il governatore del Distretto 2090 Gesualdo Ariel Angelico, nonché il pdg Paolo Signore, i governatori designati, il dge Massimo de Liberato e il dgn Roberto Calai. Tanti rotariani si sono ritrovati all’incontro dedicato alle prospettive del Rotary in una società in continua evoluzione. Il relatore Alberto Cecchini, membro del Board of director del Rotary International, ha illustrato a riguardo diversi aspetti. <<Il Rotary – dice – deve usare le competenze dei soci per cercare di capire quali sono le esigenze della comunità in cui opera, non inseguendo i problemi che ci sono, ma anticipandoli, cioè occorre capire dove sta andando il mondo, il territorio, quali sono i problemi e cercare di immaginare che tipo di interventi si possono fare. Sicuramente un tema che sempre di più ci impegnerà è quello dell’ambiente, compresi i cambiamenti climatici. Vediamo che il territorio dell’Italia ogni giorno ha un problema e ha una vulnerabilità che come Rotary non possiamo ignorare, ma dobbiamo dare delle risposte. Da un lato dobbiamo essere pronti e organizzati per poter rispondere alle emergenze in modo coordinato con le strutture pubbliche ed essere di supporto, ma soprattutto possiamo dare un contributo importante nella ricostruzione della progettualità aiutando i territori a rialzarsi. Ci sono sicuramente i fondi a cui i club possono attingere, della Rotary international, per sviluppare dei progetti anche sul territorio e poi ci sono le professionalità dei soci che tante volte non sfruttiamo abbastanza, abbiamo tante competenze in vari settori. E’ un lavoro di squadra che deve essere fatto, ogni socio deve mettere la propria professionalità e può così dare un contributo. Con l’incontro si è riusciti a mettere insieme tanti club e portare delle esperienze per far conoscere al Rotary cosa c’è fuori dal club, che c’è un network internazionale che permette di fare la differenza ed essere qualcosa di diverso rispetto alle altre organizzazioni che operano nel territorio.>>