,

AVVIATO IL PUNTO RECUPERO FARMACI VALIDI NON SCADUTI A TOLENTINO

  Avviato il punto di raccolta farmaci validi non scaduti a Tolentino, alla farmacia di Alberto Marcelletti in via Roma dove è stato posizionato un contenitore. I medicinali raccolti verranno destinati all’Asp civica assistenza ex casa di riposo di Tolentino, dove l’altra mattina è stato illustrato il progetto da Pierluigi Monteverde, delegato di Macerata del Banco farmaceutico. I cittadini potranno portare in farmacia medicinali da prescrizione medica, non usati e non scaduti con validità  non inferiore a 8 mesi, che verranno inseriti nel contenitore previa ispezione dell’integrità  del prodotto. Sono esclusi i farmaci che appartengono alle tabelle delle sostanze stupefacenti e psicotrope, quelli da conservare a temperature controllate della catena del freddo, quelli ospedalieri, fascia H. Ogni mese il contenuto andrà  alla casa di riposo.

I farmaci che lì non verranno utilizzati saranno destinati ad altri enti. L’altra mattina, all’evento, oltre al presidente dell’Asp Giorgio Sbaraglia, erano presenti la coordinatrice Moira Scalzini, il farmacista Alberto Marcelletti, il presidente del Rotary di Tolentino Stefano Gobbi. Il sodalizio tolentinate sostiene economicamente il progetto. Quello di Tolentino è il quinto punto di recupero farmaci validi non scaduti della provincia. I contenitori sono già  presenti in due farmacie di Civitanova Marche ed in una di Morrovalle grazie al Rotary di Civitanova, in una di Gagliole ed un’altra a Tolentino su richiesta del club tolentinate. A breve verrà  avviato un sesto punto di raccolta a Castelraimondo. Il progetto di recupero, partito due anni e mezzo fa in provincia di Macerata, sta registrando ottimi risultati. Sono stati recuperati 6274 farmaci per un valore di 86mila euro. Un brillante risultato economico quindi. Il progetto è importante anche per una educazione della persona, ad una sua responsabilizzazione a non sprecare quello che è ancora possibile utilizzare. «Un’attività  – dice Monteverde – in linea con l’aspetto educativo rappresentato dal concetto del “non sprecare” e quindi riutilizzare un bene prezioso qual è il farmaco. L’atto di donare dà  valore al farmaco che non viene più utilizzato e in tal senso non è più un “rifiuto”, ma un’eccedenza.»